Un luogo che va incontro alle esigenze della persona, capace di abbracciare familiari e caregiver, proprio quando il cammino della vita ha bisogno di una accoglienza migliore. La nuova struttura dedicata alle cure palliative, inaugurata ieri a Roma in via Bogliasco, opera in continuità con la storica sede di via Pineta Sacchetti, attraverso trenta posti in regime residenziale e 120 in assistenza domiciliare, accreditati con la Asl Roma 1.

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In aggiunta, rispetto al passato, ci sono gli spazi verdi intorno al presidio, stanze confortevoli con pareti insonorizzate e ulteriori servizi assistenziali per una presa in carico globale. «Gemelli Medical Center amplia l’offerta sanitaria con nuovi settori e attività che verranno concordati con l’Università Cattolica, in collaborazione con la Fondazione Policlinico Gemelli – ha dichiarato il presidente della società, Pier Francesco Meneghini –. Sarà valorizzata la partnership strategica tra Policlinico, Gemelli Isola Tiberina e Gemelli a Casa, società del nostro network sanitario che si caratterizzerà sempre più per l’assistenza domiciliare multidisciplinare che punta su nuove tecnologie digitali e telemedicina».

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Di incontro fra tradizione e futuro ha parlato il rettore dell’Università Cattolica, Elena Beccalli: «In vista del Giubileo della speranza è difficile immaginare un segno di speranza più tangibile di questa opera. Il nuovo centro guarda al futuro sia per la disponibilità di spazi arricchiti dal punto di vista tecnologico sia in termini delle competenze mediche, in collaborazione con il Policlinico Gemelli. Ma la struttura è anche fortemente ancorata alle nostre radici: ricordo lo scritto con cui padre Agostino Gemelli spiegava perché ci fosse bisogno di una facoltà di Medicina di ispirazione cattolica, pensando all’assistenza nella parte finale di vita del malato».

L'inaugurazione del nuovo Gemelli Medical Center - necessitafotografica.com

Fondamentale è l’approccio nelle cure, che non trascura la dimensione psicologica e spirituale: «Guardiamo al futuro – ha detto l’amministratore delegato Stefano Costa – con l’obiettivo di creare un modello di assistenza sanitaria di eccellenza, basato su un’offerta integrata, multidisciplinare, capace di adattarsi ai bisogni di una popolazione sempre più longeva». L’assistente ecclesiastico generale dell’ateneo, monsignor Claudio Giuliodori, ha benedetto la struttura e la cappella, arricchita dalle opere del pittore Giovanni Frangi e dello scultore Mario Airò.