È legge la norma che mette la parola
fine a ogni tipo di distinzione e discriminazione tra figli
naturali e legittimi: dopo il primo via libera del Consiglio dei
ministri a luglio, il decreto legislativo ha avuto il parere
favorevole delle commissioni parlamentari competenti e terminato
l'iter alle Camere, è stato approvato oggi definitivamente dal
Cdm. Il testo stabilisce l'introduzione del principio dell'unicità dello "stato di figlio", e di conseguenza l'eliminazione dei riferimenti presenti nelle norme ai figli "legittimi" e "naturali" o "adottivi".
Fissato anche il principio per cui la filiazione fuori dal matrimonio produce effetti successori nei confronti di tutti i parenti, e non solo con i genitori; la sostituzione della notizia di "potestà genitoriale" con quella di "responsabilità genitoriale", nonché la modifica delle disposizioni di diritto internazionale privato.Il testo del decreto che parifica i diritti dei bambini era stato apprezzato con riserva dal Forum delle associazioni familiari, per via della possibilità di
riconoscere i legami di parentela per i figli
nati da relazioni incestuose. «La nuova
legge, infatti - ha spiegato il presidente del Forum, Francesco Belletti - riconosce anche l’eventuale
paternità del familiare abusante. Finora queste relazioni
venivano cancellate consegnando,
mediante un’adozione, il figlio a una
nuova famiglia e proteggendolo così da
una storia avvelenata».