Vita

Famiiglia. "Divorzio immediato", ok con strappo

mercoledì 19 novembre 2014
La norma che dà la possibilità ad arrivare subito a un divorzio immediato senza passare per la fase della separazione ha ottenuto il via libera della Commissione Giustizia del Senato spaccando però la maggioranza. I senatori del Nuovo Centrodestra per protesta, hanno abbandonato i lavori della Commissione. La norma prevede che ci possa essere lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio se richiesto da entrambi i coniugi, con ricorso congiunto, anche in assenza di separazione legale. Ma il divorzio immediato potrà avvenire solo nel caso in cui non vi siano figli minori, figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave o figli di età inferiore ai 26 anni economicamente non autosufficienti. Il via libera a questa norma ha dunque spaccato la maggioranza e creato fratture all'interno dei singoli gruppi. Ncd ha votato contro e poi ha abbandonato i lavori della Commissione, come sottolineano i senatori Mancuso e Gualdani. In Forza Italia ci sono stati tre voti differenti: Caliendo non ha preso parte alla votazione, Malan ha detto no, come la Lega e Falanga si è detto favorevole alla norma. Anche il Pd, però, ha avuto i suoi distinguo. Cucca si è detto contrario al divorzio immediato. Si sono espressi invece a favore Enrico Buemi del Psi, i Cinque Stelle e il resto dei Dem. Il governo rappresentato dal viceministro della Giustizia, Enrico Costa (Ncd), si è rimesso alla Commissione, «ma a mio avviso – ha dichiarato – questa era una norma sulla quale si sarebbe dovuto riflettere molto di più». Contrario anche Carlo Giovanardi: «Su divorzio e separazione – spiega il senatore Ncd – ormai c'è un guazzabuglio di norme. E in questa confusione avevamo chiesto che ci fosse una maggiore ponderazione di questa norma sul divorzio immediato. Invece hanno preferito votare subito e noi abbiamo detto no, anche perché non è assolutamente giusto mettere sullo stesso piano coniugi con figli o senza». Di «gravissima combinazione tra larga parte del gruppo del Pd e M5S» parla Maurizio Sacconi, capogruppo Ncd al Senato. «Giustizialismo e laicismo – aggiunge – sono la cifra di una maggioranza anomala nella Commissione giustizia che a questo punto richiede un robusto chiarimento politico. Il Nuovo Centrodestra con i suoi tre componenti è stato fermo nella difesa dell'elementare criterio secondo cui i diritti dei figli vengono prima dei desideri degli adulti. I temi della giustizia giusta e della base etica della nazione sono più che politici». La norma varata dalla Commissione del Senato prevede che i coniugi che non hanno figli minori, figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave o figli di età inferiore ai 26 anni economicamente non autosufficienti potranno ottenere immediatamente il divorzio, senza passare per la fase della separazione, nel caso in cui la loro decisione di sciogliere il matrimonio sia consensuale ed espressa con ricorso davanti al magistrato. Il provvedimento disciplina anche la fase della separazione accorciando i tempi rispetto alla legge attuale. Per la giudiziale il termine sarà di 12 mesi dall'avvenuta comparizione dei coniugi innanzi al presidente del tribunale e di 6 mesi nel caso di separazione consensuale, stragiudiziale. Un'altra novità introdotta nel ddl riguarda l'aspetto economico. È passato l'emendamento che prevede come nel caso di separazione, la comunione tra coniugi si sciolga nel momento in cui il presidente del tribunale autorizzi i coniugi a vivere separati, ovvero «alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omologato. L'ordinanza con la quale sempre i coniugi sono autorizzati a vivere separati è comunicata all'ufficiale di stato civile ai fini dell'annotazione dello scioglimento della comunione».