Ue. Cancellato il commissario per l’Uguaglianza. «Per i disabili un passo indietro»
La nuova Commissione europea guidata da Ursula Von der Leyen ha soltanto pochi giorni di vita ma già emergono i primi problemi. E non solo di ordine politico. Nella lista di deleghe e competenze spartite tra i 27 commissari ne manca infatti una, di peso: l’Uguaglianza. È il Forum europeo per la Disabilità a sottolineare l’assenza dell'incarico ricoperto negli ultimi cinque anni dalla maltese Helena Dalli. Ora infatti l'Uguaglianza è un portafoglio secondario affidato alla belga Hadja Lahbib, commissaria per la Preparazione e la Gestione delle crisi.
Vincenzo Falabella, presidente della Fish (Federazione italiana per il Superamento Handicap) si è unito all’appello per la ridistribuzione delle deleghe. «Si tratta di un’involuzione culturale, inaspettata da un’Europa che dovrebbe essere un faro che orienta le politiche di tutti i Paesi membri» afferma. Il fatto che l’Uguaglianza sia accorpata a un altro tema, impegnativo quanto generico come la preparazione e la gestione delle crisi, secondo Fish ed Edf denota una diluizione dell’interesse e dell'attenzione verso politiche specifiche dedicate alla disabilità, con una semplice rielaborazione di funzioni e competenze.
A prescindere dalle valutazioni politiche e dagli equilibri tra i vari schieramenti, considerando che nell’Unione Europea si contano oltre 87 milioni di persone con una disabilità, si potrebbe arrivare a richiedere uno specifico commissario che si occupi solo delle misure per la disabilità, ma, secondo il presidente FISH: «c’è ancora troppo pregiudizio per parlare di questo. Ciononostante un commissario che si occupi di uguaglianza può essere l'istituzione in grado di dare una spinta propulsiva. In questi anni abbiamo lavorato concretamente su progetti di inclusione che riguardano la libertà di movimento, il diritto al lavoro e la discriminazione».
In Italia da anni c’è attenzione crescente per il tema della disabilità: «Abbiamo un dicastero specifico che si occupa di attuare politiche di congiunzione con una visione trasversale, è questa l’unica strategia per garantire i diritti» continua Falabella. E aggiunge: «In vista del primo G7 per la disabilità (in Umbria dal 14 al 16 ottobre) mi sembra contraddittorio negare un commissario europeo con delega specifica, come se si procedesse a due velocità diverse. E questo è dannoso».