Aborto. Il Papa: a 3 settimane già formati tutti gli organi del concepito, è vita umana
Il Papa durante l'intervista a Radio Cope
Non solo la smentita di ipotetiche dimissioni, la questione afghana, il processo Becciu: nella lunga intervista alla radio spagnola Cope, andata in onda il 1° settembre, il Papa ha risposto a domande su aborto ed eutanasia tornando su concetti che gli sono abituati ma aggiungendo alcune considerazioni molto attuali. Un passaggio del colloquio radiofonico che è sfuggito ai più, ma che ha un suo peso specifico che è bene cogliere.
Aborto
«In qualsiasi manuale di embriologia dato a uno studente di medicina alla scuola di medicina – ha detto Francesco parlando di aborto – si dice che, nella terza settimana di concepimento, a volte prima che la madre si renda conto [di essere incinta], tutti gli organi dell’embrione sono già delineati, anche il Dna. È una vita. È una vita umana. Alcuni dicono che non è una persona, ma è una vita umana! Così, di fronte a una vita umana, mi pongo due domande: è lecito eliminare una vita umana per risolvere un problema? Seconda domanda: è giusto assumere un sicario per risolvere un problema? È con queste due domande che si risolvono i casi di eliminazione della gente, da una parte o dall’altra, perché sono un peso per la società».
Eutanasia
Secondo il Papa, la legalizzazione dell’eutanasia cui si assiste in diversi Paesi è frutto della cultura prevalente: «Ciò che è inutile viene scartato – ha detto Francesco –. I vecchi sono materiale usa e getta: sono una seccatura: anche i malati terminali, anche i bambini indesiderati, rimandati al mittente prima di nascere». Questa cultura dello scarto ha un’influenza diretta sul declino della natalità, acuto in Occidente e in particolare in Paesi come Spagna e Italia: «La piramide si è invertita. È l’"inverno demografico" alla nascita, in cui ci sono più casi di aborto. La cultura demografica è in perdita perché guarda al profitto. Lo si mette davanti... a volte usando la compassione! Quello che la Chiesa chiede è di aiutare le persone a morire con dignità. Ha sempre fatto così».