Criogenesi. Via libera del giudice: 14enne ibernata dopo la morte
Una 14enne britannica malata terminale di cancro ha ottenuto il diritto di essere ibernata subito dopo la morte, tramite criogenesi, negli Stati Uniti. Lo ha stabilito un giudice dell'Alta Corte di Londra, Peter Jackson, poco prima che la ragazza morisse, lo scorso ottobre, ma la sentenza è stata resa nota solo dopo che il corpo è stato congelato.
Secondo quanto riporta il Guardian, la ragazza aveva inviato una lettera al tribunale spiegando la sua richiesta. "Ho solo 14 anni e non voglio morire ma so che morirò. Penso che la criopreservazione possa darmi una chance di essere curata e risvegliata, anche tra 100 anni. Non voglio essere sotterrata. Voglio vivere e penso che in futuro possano trovare una cura per il mio cancro. Questo è il mio desiderio", ha scritto la giovane e il tribunale le ha dato ragione.
Scontro tra genitori
Il corpo è stato trasportato da Londra negli Usa e congelato da una società privata specializzata, al costo di 37.000 sterline. I genitori della ragazza sono divorziati e il padre, che non vedeva dal 2008, si era inizialmente opposto alla richiesta.
L'azienda più famosa nel campo della criogenesi è l'americana Alcor. Le prime ibernazioni umane risalgono agli anni Sessanta e da allora, secondo il Guardian, solo un centinaio di persone si sarebbero affidate a questa tecnica.