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Trieste. Ecco come funziona il “supermercato della solidarietà” della Caritas

Daniela Pozzoli martedì 4 giugno 2024

Giovani volontari dell'Emporio della Caritas diocesana di Trieste

Un Emporio della solidarietà, un vero e proprio supermercato di 350 metri quadri permette a famiglie e anziani di fare la spesa di cibo “fresco”. «Dal 2013 aiutiamo chi è in difficoltà a portare in tavola carne, pesce, frutta e verdura», spiega Marco Aliotta, responsabile dell’Ufficio progetti Caritas Trieste.

«Nei punti Caritas non si trovano alimenti freschi, qua da noi ci sono. Come anche prodotti per l’igiene personale e della casa». Per evitare derive assistenzialistiche, però, una famiglia potrà accedervi per un massimo di 6 mesi o un anno. «L’obiettivo del progetto sostenuto con i fondi 8xmille – spiega – è dare una possibilità concreta a superare la situazione di crisi e consentire alle famiglie di aumentare il proprio livello di sviluppo e crescita. È un’iniziativa che fa leva sulle risorse della famiglia e sulla sua capacità di scegliere e gestire le proprie risorse».

Le 900 persone aiutate nel 2023 (4mila i nuclei in 10 anni), spiega Aliotta, sono per metà italiane e per metà stranieri regolari. «Essere residenti e avere una casa sono le condizioni che richiediamo - conclude -. Capita che chi viene da un’esperienza di povertà e si risollevi e si metta al servizio della comunità, questo è un bel risultato».