Il libro. Fare della Rete un luogo di relazioni generative
La copertina del libro
«Permesso, grazie e scusa». Le ormai iconiche parole di papa Francesco sono state sottolineate da Fabio Bolzetta, giornalista e presidente dell’Associazione dei Webmaster Cattolici Italiani (Weca), nel presentare il libro di cui è curatore “La Chiesa nel digitale” con la prefazione di papa Francesco, edito da Tau Editrice.
Fabio Bolzetta - Cristian Gennari
Il permesso nel poterlo scrivere e presentarlo, il grazie a chi lo ha reso possibile a partire dall’espressione della più grande riconoscenza a papa Francesco per averci affidato le sue parole dedicate a chi è impegnato nella presenza della Chiesa nell’ambiente digitale. Le scuse per non essere, ovviamente, un lavoro che può dirsi esaustivo, ma fare di tutto per poter offrire, in punta di piedi, un lavoro frutto della formazione rivolta a sacerdoti, seminaristi, parroci, religiose, educatori e genitori.
In particolare, la «riconoscenza al Pontefice - ha spiegato Bolzetta - si vuole trasformare in un accrescimento nel servizio rivolto all’accompagnamento della comunità cattolica impegnata nella rete e sui social media. Un mondo in continua evoluzione. L’attività dell’associazione Weca nasce nel 2003 prima ancora dell’avvento dei social network».
Un momento della presentazione del libro - Cristian Gennari
Nel volume, infatti, vengono recuperati anche alcuni momenti degli anni ’90, quando iniziavano a germogliare le prime esperienze cattoliche in Rete, «ma col tempo non sempre accompagnate da una adeguata formazione». Da questo spunto il libro vuole partire per «proporsi come una lettura da leggersi con lo smartphone in mano, innanzitutto con il Qr Code della copertina» che dà accesso ad un portale, attivo da oggi, che propone contenuti sempre aggiornarti e arricchisce la lettura del testo stesso, ma permette anche, nel corso delle settimane e dei mesi, di avere risposte sempre aggiornate».
«Inoltre - ha spiegato Fabio Bolzetta - abbiamo sviluppato un glossario e un algoritmo che consente di presentarsi, rispondendo a delle domande su cosa si va cercando, per restituire poi dei contenuti ad hoc e personalizzati ad ogni tipo di profilo». Formazione, dunque, ma anche istantaneità e isolamento. Sono «le tre sfide» che il libro vuole intraprendere.
Un momento della presentazione del libro - Cristian Gennari
Appunto la «formazione consapevole al digitale per parrocchie e realtà ecclesiastiche», ma anche quella di non scadere «nella tendenza che porta ad avere contenuti che evaporano subito e verso i quali non si può investire per crescere». Infine, ha sottolineato Bolzetta, «contrastare l’isolamento, ovvero il rimanere soli dietro la tastiera. La rete - ha concluso - anziché una dimensione verticistica può essere un luogo di condivisione e di rete, dove i vari nodi promuovono relazioni e azioni generative».