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“Lampedusa” si salva Amendola meno

Andrea Fagioli giovedì 22 settembre 2016
Come tutte le fiction, anche Lampedusa. Dall'orizzonte in poi (ieri e martedì in prima serata su Rai 1) soffre, nonostante l'indiscusso valore sociale, di qualche semplificazione. Fa parte del gioco. Anche i personaggi, come spesso succede, non sono sempre credibili fino in fondo. Al di là di questo, non si può non apprezzare la sforzo di proporre al grande pubblico una questione così complessa come quella dei profughi che approdano (se sopravvivono) sulle nostre coste. E lo fa dalla parte giusta, dalla parte dei più deboli, dandogli un volto, senza retorica e senza pietismi. Anche se poi deve romanzare il tutto per tenere alta l'attenzione sulla storia del maresciallo Serra, comandante di un'unità della Guardia costiera che ogni giorno, nel mare di Lampedusa, rischia la vita col suo equipaggio per strappare i migranti dalla morte, mentre Viola, la responsabile del centro di accoglienza sull'isola, cerca di restituire dignità a ogni ospite della struttura. Ecco allora le vicende personali del protagonista (la morte del figlio e il divorzio dalla moglie) che servono a dare spessore psicologico al personaggio e a distogliere ogni tanto l'attenzione dal dramma dei profughi per poi tornarci con forza cercando di spiegare anche che il dramma inizia molto prima dell'attraversamento del braccio di mare tra l'Africa e la “Porta d'Europa”. Da qui la storia della madre con la figlia piccola che non riesce a partire dalla Libia, vittima di schiavisti senza scrupoli, dopo che il figlio è invece riuscito a salpare. Solo alla fine il tutto si ricomporrà. Questioni sentimentali comprese. Forte anche il tema della solidarietà con tutta la gente dell'isola che a un certo punto partecipa a un drammatico salvataggio. A Claudio Amendola e Carolina Crescentini toccano le parti principali. Ed è proprio al protagonista che dedichiamo un'ultima nota. Amendola, figlio d'arte è un bravo attore, anche se a volte sembra recitare con un po' di sufficienza. È comunque molto gettonato: nel cinema, in tv (dove tranquillamente passa a fare “l'opinionista” da Mediaset alla Rai, dal Grande fratello a Tale e quale show) e nella pubblicità. Ha persino fatto da testimonial alla stessa Guardia costiera. Guadagna pure molto. Lo ha detto lui. E allora perché non smette di fare la pubblicità per una società di scommesse? A lui porterà maggiori introiti, ma per tanti è la rovina.