«Mihi vivere Christus est», la voce dell'Apostolo canta in gregoriano
Da oltre vent'anni Fulvio Rampi, già docente di pre-polifonia al Conservatorio di Torino e maestro di cappella presso la Cattedrale di Cremona, si dedica in modo esclusivo allo studio e alla diffusione di questo antico e straordinario repertorio basandosi sulle fonti manoscritte risalenti ai secoli X e XI; a capo dei "suoi" Cantori Gregoriani " sei ottimi coristi con dignità di solista " ha recentemente inciso il disco Mihi vivere Christus est, una raccolta di responsori, introiti, antifone e inni gregoriani dedicati alla figura di san Paolo e principalmente incentrati su alcuni passi salienti delle sue Lettere (cd pubblicato e distribuito dalle Edizioni Paoline).
Un percorso che, all'insegna dell'esemplificativo sottotitolo «Paolo e il mistero di Cristo nel canto gregoriano», scandisce alcune tappe fondamentali dell'avvenimento cristiano e lascia emergere con chiarezza i temi centrali della vita e della predicazione dell'Apostolo delle genti; un mistico connubio tra melodie e parole che spalanca nuovi e sempre più ampi orizzonti di conversione, attraverso una musica liturgica che esprime prima di tutto una reale e radicale testimonianza di fede. Perché, come ci invitano a riflettere le note di copertina del disco redatte dalla stesso Rampi, «il canto gregoriano si fa voce del messaggio di Paolo: la conoscenza, anzi la "sovra-conoscenza" di Cristo, intesa non come puro esercizio intellettuale o filosofico, ma, al contrario, come sinonimo di "caritas", ossia di amore».