«La leggenda di Santa Elisabetta» preghiera musicale del mistico Liszt
Iniziata a Weimar nel 1857, completata a Roma nel 1862 ed eseguita per la prima volta a Budapest nel 1865, La leggenda di Santa Elisabetta può essere in qualche modo considerata una sorta di trasposizione in ambito sacro della concezione di "opera totale" con cui Wagner andava rivoluzionando il teatro musicale coevo; un approdo a cui l'animo tormentato del compositore " che proprio nel periodo della stesura di questo oratorio maturò la scelta di prendere gli Ordini Minori " affidava le domande esistenziali che lo scuotevano interiormente. Una partitura densa e complessa, oggi riproposta " in due cd pubblicati da Cpo e distribuiti da Sound and Music " dal Coro della Radio Ungherese, dalla Staatskapelle di Weimar e dal direttore Carl St. Clair in un'interpretazione che presenta esiti alterni, soprattutto dal punto di vista vocale, ma che ha l'indubbio merito di centrare in pieno gli episodi salienti dell'intero lavoro: la scena del "miracolo delle rose", condotta sullo sfondo di un tessuto armonico quasi impressionistico, il grande monologo con la preghiera di Sant'Elisabetta che affida la propria anima al Signore e il celestiale coro degli angeli che ne cantano l'ascensione in cielo.