«Facciamo da sole basta socializzazione» E l’aborto si privatizza
ELASTICITÀ GIURIDICAL’apertura di Matteo Renzi ai «diritti (cosiddetti) civili» ha trovato un sostenitore in Vladimiro Zagrebelsky, già giudice della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che sono ben altra cosa dai falsi diritti. Secondo il magistrato (La Stampa, martedì 17), sui «temi sociali» come «unioni civili etero e omosessuali […] sono lecite posizioni diverse», avendo «risvolti di natura etica». Subito dopo, però, il giudice chiede «l’eliminazione delle assurde limitazioni che la legge pone alla maternità medicalmente assistita» e afferma che «è frutto di un equivoco, di un abuso linguistico la pretesa che solo il matrimonio di un uomo con una donna sia "naturale" e quindi rispettoso della Costituzione». Dopo questo primo esercizio di elasticità giuridica, Zagrebelsky sentenzia: «In tema di diritti e libertà civili non vale il principio di maggioranza, poiché i diritti delle minoranze e dei singoli sono intangibili». Giusto purché, però, siano autentici e non semplici desideri come aborto, matrimonio contro natura, eutanasia… Il giudice cita un pensiero di Aldo Moro alla Costituente: «Il vincolo sacramentale non impedisce di raffigurare» altre forme della famiglia, purché sia «dotata di una propria consistenza che trascende i vincoli temporanei tra due persone». Poiché una famiglia non consiste solo in uno scambio di sessualità, non è credibile che Moro considerasse «consistenza» un semplice orientamento sessuale.
L’ANTIRAZZISTA RAZZISTAMartedì l’Unità ha accolto con favore la «Carta del giornalista per non discriminare», cioè «il decalogo che rovescia la realtà» del mondo omosessuale, come l’ha definito Avvenire (martedì 17). Tre giorni dopo Il Fatto quotidiano ha informato che il governo di Pechino costringe 250 mila cronisti a un esame su un testo di 700 pagine, che insegna a commentare la linea del Partito. Autore dell’analogo testo italiano è l’Unar, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Non si sapeva che gli omosessuali fossero considerati dal Governo una razza.