Agnese. Volto di un amore puro e radicale
L’amore cristiano non è semplice “buonismo” infantile, è, infatti, un’esperienza sconvolgente, radicale, profonda perché è un viaggio verso l’essenziale che unisce ogni essere umano, un itinerario di “purificazione”. Sant’Agnese, giovane martire del III secolo, è l’icona proprio di questa purezza di cuore. Era figlia di patrizi romani cristiani e aveva appena 12 anni quando scoppiò un’aspra persecuzione. Agnese venne denunciata come cristiana da un giovane, forse figlio del prefetto: il ragazzo aveva messo gli occhi su di lei ma era stato rifiutato. Fu quindi condannata a essere esposta nuda nei pressi dell’attuale piazza Navona, ma nessuno riuscì ad avvicinarsi. Venne poi gettata nel fuoco, ma ne uscì illesa. Infine fu uccisa con un fendente alla gola, proprio come venivano uccisi gli agnelli, i più puri tra gli animali.
Altri santi. Sant'Epifanio di Pavia, vescovo (V sec.); san Meinrado di Einsiedeln, eremita e martire (IX sec.).
Letture. Eb 5,1-10; Sal 109; Mc 2,18-22.
Ambrosiano. Sir 44,1.23g-45,1.6-13; Sal 98; Mc 3,7-12.