Tra luci ed ombre, i contributi volontari costituiscono sempre una opportunità per tanti lavoratori e lavoratrici. Anche se defilati rispetto agli affollati contingenti dei lavoratori esodati, i prosecutori volontari rientrano infatti a pieno titolo fra le categorie che sfuggono al rigore della riforma Fornero.Nel contesto della stessa riforma, l'Inps ricorda che i lavoratori autorizzati in passato alla «volontaria» (condizione essenziale richiesta per ottenere la pensione di salvaguardia) devono risultare senza alcuna occupazione lavorativa per l'intero periodo dalla data di autorizzazione dell'Istituto fino alla titolarità effettiva della pensione. Questa condizione si applica anche a coloro che hanno già ottenuto dall'Inps la certificazione del diritto alla pensione con i vecchi requisiti oppure la lettera con l'indicazione della decorrenza mensile delle rate.Fra i contribuenti volontari considerati dalla riforma, l'Inps ha dovuto escludere dai primi due gruppi di salvaguardati, i «65.000» e i «55.000», coloro che hanno trovato un'occupazione, tuttora in corso oppure già cessata. Analoga operazione riguarda ora il terzo gruppo, i «10.130».La legge finanziaria in corso ha ritoccato la posizione dei lavoratori esodati, consentendo che possano aver avuto un'eventuale occupazione lavorativa successiva al 4 dicembre 2011 (data riferita solo ai contribuenti volontari) ma che tale occupazione non abbia prodotto un reddito superiore a 7.500 euro, sia nel 2011 sia nel 2012, anche se percepito solo in alcuni mesi degli stessi anni. Ciò vale sia per i lavoratori riammessi provenienti dai primi due gruppi sia per quanti accedono per la prima volta al terzo gruppo. Le verifiche dell'Istituto sui lavoratori riammessi consentono così di escluderli, in caso positivo, dal gruppo dei 10.130, liberando così altrettanti posti fra i potenziali beneficiari di questo contingente. I lavoratori interessati potranno essere contattati dall'Inps per completare la rispettiva posizione assicurativa con una dichiarazione di responsabilità su informazioni o documentazioni mancanti.
Professionisti. L'Inps precisa che su quanti risultano iscritti a Casse professionali oppure Enti privatizzati verrà verificato se i corrispondenti contributi siano da collegare ad una effettiva attività lavorativa oppure rappresentino solamente la contribuzione minima da versare per mantenere l'iscrizione all'albo o all'ente di appartenenza.
30 settembre. L'ultimo giorno di settembre segna la scadenza per il pagamento dei contributi volontari per il secondo trimestre 2013 (aprile-giugno). Non sono ammessi ritardi nel rispetto del termine, neppure a causa di forza maggiore. Ai ritardatari, l'Inps restituirà automaticamente quanto versato ed il secondo trimestre resterà vuoto e blindato. A meno che l'interessato dichiari tempestivamente all'ente di voler considerare il versamento ritardato come utile per il trimestre successivo, quello da luglio a settembre.