Voglia di trovare un senso a una crisi che non ce l'ha
Il senso, il senso, il senso. Alla fine prova a darlo Sergio Mattarella, sparigliando. Raffica di titoli di ieri, dagli entusiasti agli scettici (eufemismo): «Finalmente Draghi» ("Giornale"), «La carta Draghi» ("Messaggero"), «Tocca a lui» ("Giorno", sulla foto di Draghi mascherato), «Mattarella convoca Draghi» ("Sole 24 Ore"), «L'ora di Draghi» ("Corriere sella sera"), «I costruttori» ("Stampa", sulla foto di Mattarella e Draghi), «Conte fuori dai piedi» ("Libero"), «Renzi ci regala l'ammucchiata» ("Fatto quotidiano"). Ognuno insegue i suoi sogni, talvolta le sue ossessioni.
Ah, il senso. Commenta Monica Guerzoni sul "Corriere": «Il sipario sulla crisi più incomprensibile degli ultimi decenni lo tira giù il presidente Mattarella». La incalza Massimo Giannini sulla "Stampa": «Dobbiamo essere grati una volta di più a Sergio Mattarella». Intanto Vasco intona: «Sai che cosa penso / che se non ha un senso / domani arriverà / senti che bel vento / domani è un altro giorno… / ormai è qua». O è il Presidente?