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Cecilia. Vittima del potere a causa della propria fede

Matteo Liut domenica 22 novembre 2015
Morire e cantare, lasciarsi avvolgere dalla musica davanti alla fine della vita terrena, ma con la certezza nel cuore che l'amore è più grande di ogni piaga umana, di ogni ferita dell'umanità. Soprattutto se il cuore è alimentato dall'amore di Dio. La tradizione legata alla narrazione del martirio di santa Cecilia ci ripropone un'immagine di grande attualità: una vittima del potere a causa della propria fede che loda il Signore anche mentre muore. Ancora oggi le voci di tanti martiri costituiscono una vera armonia della speranza. Mancano i dati storici biografici di questa martire, che è stata scelta come patrona dei musicisti e dei cantanti, ma gli studiosi concordano sull'antichità del culto e quindi sul suo radicamento nella tradizione della Chiesa.Altri santi. San Benigno di Milano, vescovo (V sec.); beato Tommaso Reggio, vescovo (1818-1901).Letture. Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo: Dn 7,13-14; Sal 92; Ap 1,5-8; Gv 18,33-37.Ambrosiano. Is 19,18-24; Sal 86; Ef 3,8-13; Mc 1,1-8.