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Vincenzo Ferrer. Apostolo «europeo», predicatore di unità

Matteo Liut martedì 5 aprile 2022
Apostolo dell'unità, non solo della Chiesa ma di tutta l'Europa nel segno del Vangelo, san Vincenzo Ferrer ci ricorda che i costruttori di pace sono coloro che si fanno pellegrini in mezzo ai popoli, camminando accanto alle persone che incontrano nel cammino. Nato a Valencia intorno al 1350 al tempo dello scisma d'Occidente, quando i Papi erano due, divenne religioso domenicano. Fu notato da Pietro de Luna, legato del papa avignonese, che poi, nel 1394, divenne Papa ad Avignone con il nome di Benedetto XIII. Vincenzo, impegnato in un'intensa attività di predicazione, fu poi scelto dal Pontefice come confessore, cappellano domestico, penitenziere apostolico. Già convinto della necessità di ridare unità alla Chiesa, nel 1398 si ammalò ed ebbe una visione: Gesù, accompagnato da san Domenico e san Francesco, gli toccava la guancia e gli chiedeva di mettersi in viaggio per "conquistare molte anime". E così fece Ferrer, che si dedicò alla predicazione in Spagna, Svizzera e Francia attirando numerose folle. Morì a Vannes nel 1419.
Altri santi. San Pietro da Verona, sacerdote e martire (1205-1252); santa Caterina Thomas, religiosa (1531-1574).
Letture. Romano. Nm 21,4-9; Sal 101; Gv 8,21-30.
Ambrosiano. Gen 45,2-20; Sal 118 (119),129-136; Pr 28,2-6; Gv 6,63b-71.
Bizantino. Gen 31,3-16; Pr 21,3-21.