Versi e memoria per l'in(ter)dipendenza
Montesole è stata bagnata dal sangue di quasi ottocento donne, vecchi e bambini che vennero trucidati dai nazisti il 29 settembre e il 5 ottobre 1944. Oggi Montesole è un memoriale dove la storia riprende vita, in particolare durante la festa di liberazione del 25 aprile. «Le giovani vittime delle dipendenze pagano il prezzo dei vuoti e delle ideologie della nostra società – ha detto Giovanni Paolo Ramonda, presidente dell'associazione fondata da don Benzi –. A Monte Sole hanno ritrovato un po' la vita, grazie a un percorso nella memoria che dura tutto l'anno e che aiuta a riscoprire la propria identità. Per uscire dalla droga, dal gioco e dall'alcool serve soprattutto la ricostruzione di relazioni umane autentiche. Con i nostri volontari e i nostri operatori diamo voce al loro sogno di una liberazione fisica e interiore, per la quale tutti insieme ci stiamo battendo». Nel corso della giornata è stata presentata la raccolta completa dei 215 testi in rima e in prosa che sono stati scritti dai ragazzi durante l'anno. «I versi e la scrittura, insieme alla storia, sono un accompagnamento vivo in un cammino difficile di cui i nostri ragazzi sono protagonisti», spiegano gli organizzatori.