Il messaggio del Risorto e i valori del Vangelo sono sempre stati al centro dei violenti attacchi del mondo, che non gradisce la logica dell'amore e preferisce quella della prevaricazione e della violenza. San Venceslao, sovrano boemo vissuto nel X secolo pagò in prima persona il coraggio di opporsi alle dinamiche dei potenti per piegarsi sulle ferite degli ultimi. Era nato a Praga forse nel 907, in un tempo in cui nella sua terra la fede cristiana era osteggiata dalla forte presenza pagana. Figlio del duca di Boemia, fu cresciuto alla luce del Vangelo dalla nonna paterna, Ludmilla, che la Chiesa venera come santa, uccisa a causa della sua fede per ordine della nuora Drahomira, madre di Venceslao. Dopo la morte del padre Venceslao si ritrovò, giovanissimo, a governare, impegnandosi, tra l'altro, a diffondere il Vangelo, chiamando anche alcuni missionari tedeschi perché lo aiutassero in questa impresa. Apprezzato per la sua generosità e la sua giustizia, Venceslao andò incontro all'opposizione della nobiltà pagana, che era appoggiata dal fratello, Boleslao. E fu proprio quest'ultimo, assieme a un gruppo di sicari ad attaccare Venceslao una mattina dell'anno 935, mentre si recava in chiesa a Stara Boleslav: difesosi dalla spada del fratello, che fu risparmiato e perdonato, il duca fu ucciso dagli altri nobili.
Altri santi. Santi Lorenzo Ruiz di Manila e 15 compagni, martiri (XVII sec.); beato Bernardino da Feltre, religioso (1439-1494).
Letture. Romano. Gb 9,1-12.14-16; Sal 87; Lc 9,57-62.
Ambrosiano. Gc 3,13-18; Sal 36 (37); Lc 19,11-27.
Bizantino. Ef 3,8-21; Lc 5,12-16.