Sono compatte le organizzazioni dei datori di lavoro domestico nel denunciare la mancata precedenza nelle vaccinazioni anti Covid anche per le colf e le badanti. Nella prima distribuzione dei vaccini, secondo il Piano sanitario di emergenza, non è stato preso in considerazione il personale che assiste in casa le persone anziane, i malati e i disabili. Anche se solo dentro le mura domestiche, le colf e in modo particolare le badanti svolgono infatti compiti di assistenza di prima linea come gli operatori socio-sanitari e il personale delle Residenze sanitarie. È giusto ed evidente dare la precedenza nelle vaccinazioni alle persone più fragili e vulnerabili, come gli anziani e i malati, ma una completa e più efficace copertura vaccinale si può ottenere disponendo la precedenza di vaccinazione anche a quanti sono a stretto e continuo contatto delle persone assistite a domicilio, come sottolineato anche in un editoriale di "Avvenire" del 21 novembre scorso. Sono circa 1 milione i lavoratori domestici interessati alla vaccinazione prioritaria – segnala Assindatcolf, l'associazione nazionale dei datori di lavoro domestico – e non vanno dimenticate anche le baby sitter, la cui attività è assimilabile al servizio svolto dagli insegnanti e dal personale scolastico. Alla denuncia dei sindacati datoriali si è associata la Federazione europea dei datori di lavoro domestico.
Mancando una tempestiva copertura per l'assistenza domiciliare, aumenteranno di conseguenza gli interventi di Cassa Colf, l'ente mutualistico di malattia, per indennizzare le colf, le badanti e le baby sitter che risulteranno contagiate prima che la categoria dei domestici venga inserita, e a quale livello, nella programmazione vaccinale. La Cassa ha deliberato nuove prestazioni economiche per sostenere il personale domestico contagiato.
Con il recente rinnovo del contratto collettivo di lavoro, entrato in vigore il 1° gennaio, sono stati aggiornati e maggiorati i compensi minimi di qualifica. Anche il contributo assicurativo obbligatorio a Cassa Colf è stato aumentato a 0,06 euro l'ora. Il contributo malattia deve essere aggiunto ai contributi Inps in occasione del pagamento, in scadenza lunedì 11 gennaio, relativo al trimestre ottobre-dicembre 2020. Cassa Colf comunica che, a partire da febbraio, i rimborsi delle prestazioni saranno effettuati esclusivamente con bonifico sul conto bancario della lavoratrice.