Uno Stato tutto digitale. Esiste già ma gli manca qualcosa
Aspettate però a fare le valigie per il Konungariket Sverige, cioè per il Regno di Svezia (come ufficialmente si chiama). E non solo perché nei prossimi tre giorni sono previste piogge e temperature tra 0 e 6 gradi. Per scegliere un luogo da sogno del digitale non basta la velocità di connessione alla Rete con pc, tablet o smartphone. Serve anche altro.
Per esempio, nella Nazione più digitale del mondo, il WiFi (cioè la possibilità di collegarsi alla Rete senza fili) dovrebbe essere ovunque e totalmente libero. E poi la carta d'identità dovrebbe essere elettronica e contenere anche passaporto, patente di guida, carta di credito, tessera sanitaria, abbonamento ferroviario eccetera. E siccome sognare non costa, nel nostro luogo ideale per avere una ricetta medica basterebbe contattare via mail il proprio dottore, il quale potrebbe caricare via web in tempo reale la prescrizione sulla carta d'identità del richiedente. Una volta in farmacia basterebbe consegnare la carta d'identità digitale multifunzione per avere le medicine. Idem per gli esami medici.
Insomma, niente carta. Tutto digitale. Rapido. Senza code né sprechi. Andiamo avanti. Nel Paese più digitale del mondo si dovrebbe poter compilare via web la dichiarazione dei redditi in pochi minuti, votare da casa con smartphone, tablet o pc, e firmare elettronicamente decine di documenti.
Un sogno? No, realtà. Tutto questo avviene già in Estonia. Con Tallinn, la più antica capitale baltica, a fare da apripista a quello che già 15 anni fa è stato battezzato e-government, cioè «governo digitale». Se il puntare tutto sull'innovazione per uscire dalla crisi è stata un'indubbia mossa felice dell'Estonia, quella più geniale è stata usare il digitale per mettere al centro il cittadino. Un esempio: dal 2007 esiste la Once Only Law, cioè una legge che vieta allo Stato di chiedere a un cittadino un documento di cui l'amministrazione pubblica locale o centrale sia già in possesso.
D'accordo. La Repubblica d'Estonia ha una popolazione quasi pari a quella di Milano. Ma la loro strategia per certi versi la fa sembrare grande (e avanti) dieci volte l'Italia. E i rischi per la privacy? E i rischi degli attacchi hacker? Gli estoni sembrano non avere grandi paure. «Il futuro digitale non si ferma» ripetono a tutti. E ne sono così convinti da avere costruito anche una sorta di Stato parallelo per attirare gli imprenditori: si chiama e-Estonia e per diventare suoi «e-cittadini» basta andare sul web, compilare un modulo, inviarlo e pagare 100 dollari. In tre mesi – dopo avere inviato alla polizia le impronte digitali e la scansione del proprio volto – si ottiene l'e-documento d'identità, che serve per aprire un'azienda e pagare le tasse (basse) direttamente in Estonia (indipendentemente da dove ci si trova realmente). Così, mentre noi ci perdiamo nella burocrazia, Tallinn corre. Così veloce che vicino all'aeroporto è in costruzione una città nella città. Si chiama Ülemiste City e lì tutto sarà super tecnologico.
Se solo avesse il meteo e il cibo italiano, forse sarebbe un vero luogo da sogno.