Alla fine ci sono tutti, moltiplicati dagli specchi e schierati nella chorus line del titolo. Quando sono iniziate le audizioni, nessuno di loro si sarebbe accontentato di un ruolo di fila, ma adesso, dopo tutto quello che hanno passato, è già tanto essere lì, a muoversi in sincronia con gli altri e sorridere: ostinatamente sorridere, nonostante le delusioni e le sofferenze, i segreti non detti e le ambizioni mancate. A Chorus Line è un musical che ha segnato una tappa importante nella storia del genere. Debuttò a teatro nel 1975 e divenne un film dieci dopo, protagonista il giovane Michael Douglas. Con un espediente vagamente pirandelliano, si mettono in scena i provini di un gruppo di danzatori che vorrebbero essere scritturati per un musical di Broadway. Ciascuno ha la sua storia, ciascuno si ritiene il più adatto, ciascuno pensa che quella parte possa essere un'occasione di affermazione e riscatto. Solo in pochi ce la faranno e per qualcuno la sconfitta sarà ancora più umiliante del previsto. Eppure nel finale li ritroviamo tutti insieme, riuniti in una coreografia della quale rimane in mente la parola One, uno. «La vedi per un momento e dimentichi il resto / perché lei non è seconda a nessuno», fa la canzone. Se le comparse avessero un inno, di sicuro sarebbe questo.