Uno che sa quel che fa
Cormac McCarthy, americano, è uno degli scrittori più celebri oggi al mondo. Vincitore del Premio Pulitzer nel 2007 per il suo magnifico romanzo La strada (Einaudi), punteggia tutta la sua produzione narrativa di continui rimandi al divino, anche e proprio laddove l'ambientazione dei suoi scritti parla di dolore, di male, di cattiveria umana (i romanzi di McCarthy sono spesso ambientati nelle zone di frontiera degli Stati Uniti, dove il confine tra lecito e illecito, tra morale e immorale sono metaforicamente labili e porosi).
Dunque, Dio chi è? In Non è un paese per vecchi (Einaudi), uno dei suoi romanzi più crudi, McCarthy fa dire a un personaggio: «Si potrebbe pensare che se una persona aspetta per ottant'anni che Dio entri nella sua vita, be', alla fine Dio ci entra. E se non succede bisogna comunque pensare che Dio sa quello che fa. Altrimenti non vedo che definizione si possa dare di Dio».
«Dio sa quel che fa». Forse siamo noi, stanchi e disillusi, che non sappiamo quello che facciamo. Ma Lui lo sa. E questo basterebbe per fidarci.