Una vita all'altezza dei sogniMarcoVoleri
Ve li ricordate i vostri sogni di bambini? Io ricordo l'energia con la quale pensavo che da grande avrei voluto fare l'astronauta. Era dirompente. Certo, non faccio l'astronauta. Ma amo quel che faccio e troppo spesso do per scontato la fortuna che ho ogni giorno. Gli amici, le persone che amo, la musica, la possibilità di scrivere per gli altri. «Fare quel che ami è la libertà, amare quel che fai è la felicità». È una frase del libro che appenderò da qualche parte in casa.
Le parole si animano in base a chi legge, alla sua sensibilità, allo stato d'animo, anche alla predisposizione del momento. A un certo punto il co-protagonista della storia riflette sul fatto che non bisogna paragonare ciò che non è paragonabile: «La scala della felicità e dell'infelicità non è uguale per tutti». Quante volte paragoniamo la nostra vita accanto a quella di altri senza saperne abbastanza?
Per la cronaca, non l'ho ancora finito. Mi piace gustare le pagine e metabolizzare i pensieri invece che buttarle giù tutte d'un colpo. I libri sono una grande invenzione. Senza spoilerare niente, credo che questo romanzo, come molti altri, possa rappresentare un piccolo strumento per l'anima. A volte basta fermarsi un attimo, respirare profondamente e sorridere per vedere il bello che c'è dentro e fuori di noi. «La nostra vita è all'altezza di quel che diamo».