«Fare i genitori è forse il lavoro più difficile del mondo»: parte da questa premessa il reality Supernanny in onda la domenica alle 21.25 su Nove. Erede di SOS Tata, la nanny di cui parla il titolo è appunto una tata, una Mary Poppins, anche se la protagonista, Lucia Rizzi, pedagogista e scrittrice, non è proprio una Julie Andrews. Per cui, considerata anche l'età (79 anni), meglio descriverla come una severa bambinaia vecchio stile, con una buona dose di simpatia e una grande saggezza nella gestione dei figli. Supernanny, prodotta da Blu Yazmine per Discovery Italia, è infatti la sintesi di alcune giornate che la Rizzi, in qualità di educatrice, passa in una famiglia con figli che creano qualche problema ai genitori o con genitori che non sanno rapportarsi ai figli. Il primo caso riguarda la famiglia Zanfardino (padre, madre e due figlie di 9 e 4 anni), il secondo i Gargaro Aloisi (madre single e quattro figli maschi dai 13 ai 7 anni). Entrambi gli episodi sono recuperabili sulla piattaforma on line Discovery+ dove è già visibile anche l'episodio che andrà in onda domenica prossima. All'inizio di ogni puntata si parla con una certa enfasi di «bambini fuori controllo» o di «gestione familiare al limite». Alla fine la nanny ha sempre il consiglio giusto per rimettere le cose a posto. Diciamo che la realizzazione pecca di non poche banalità, anche perché genitori e figli sono costretti a recitare il ruolo di se stessi, mentre l'intento è decisamente positivo, si potrebbe definire pedagogico, nonostante l'impostazione complessiva confermi di fatto che l'avere e crescere dei figli non è più una cosa naturale, bensì, come accennato, «il lavoro più difficile del mondo». Essere genitori è, appunto, diventato un mestiere e fare un figlio è un'impresa, perché anche la maternità è uscita dalla sfera di quello che è naturale per entrare in una sfera connotata come eccezionale.