Potrebbe riacquistare autonomia, almeno nei movimenti essenziali. Ma lastrada verso la riabilitazione è lunga. E soprattutto costosa; troppo costosa,per una madre vedova che per accudire il figlio non lavora più nemmenocome colf. Eppure, per Tommaso, relegato in un letto con tutte le funzionimotorie bloccate a soli 27 anni per le conseguenze di un tumore al cervello,la speranza di miglioramento c'è. A mancare sono i soldi. Mamma Viola lavail figlio, lo imbocca, lo sposta dal letto alla sedia a rotelle e poi loavvicina alla finestra per fargli sentire sul viso il calore del sole chenella cittadina dove vivono, nel Sud Italia, non manca mai. Soprattuttocerca di fare sorridere Tommaso. Quando il medico ha consigliato di avviarele pratiche per la richiesta di sussidio per invalidità totale, gli occhidi Tommaso sono diventati lucidi e il viso si è rigato di lacrime. Ha capitoche il suo destino era segnato. Da quel momento Viola ha deciso di nonarrendersi. Ora è disposta a tutto, anche a vendere la casa in cui vive,l'unico bene che possiede, pur di ridare a Tommaso la speranza che un giorno,se lui non si abbatterà e se il Signore vorrà, la sua condizione potràmigliorare. Per fare questo, però, Viola ha bisogno del vostro aiuto. Ilsuo coraggio è tanto, ma la pensione sociale che percepisce è insufficientea sostenere il figlio nel cammino lungo e tortuoso che lo aspetta: annidi riabilitazione e cure specialistiche. L'alternativa è lasciare Tommasoimmobile, in quella sedia a rotella, a guardare dalla finestra un piccolospicchio di cielo.Per le offerte c'è il conto corrente postale 15596208,intestato a Avvenire, "La voce di chi non ha voce", piazza Carbonari 3,Milano. Gli assegni devono essere intestati a Avvenire, "La voce di chinon ha voce". Si può effettuare un bonifico a favore di Avvenire, "La vocedi chi non ha voce", conto n.12201 Banca popolare di Milano, ag. 26 (Abi05584, Cab 01626). (ha collaborato Laura Malandrino)