Rubriche

Lutgarda. Una porta aperta sul «totalmente altro»

Matteo Liut domenica 16 giugno 2013
La santità ha numerose vie per dar voce alla presenza di Dio tra gli uomini: c'è la strada dell'ordinario e del quotidiano, ma c'è pure la dimensione del prodigio e del mistero. In alcune vite di santi prevale proprio quest'ultimo aspetto, così che il loro esempio attrae anche attraverso il fascino provocato dalla vicinanza con il «totalmente altro». È il caso di santa Lutgarda, monaca e mistica vissuta in Belgio tra il 1182 e il 1246, patrona dei fiamminghi, il cui idioma fu per lei sempre un elemento da difendere anche quando si trovò in una comunità cistercense francese del Brabante. Devota del Sacro Cuore, ebbe visioni e compì alcuni prodigi per intercessione, secondo quanto diceva lei stessa, delle anime del Purgatorio.Altri santi. San Similiano di Nantes, vescovo (IV sec.); beata Maria Teresa Scherer, religiosa (1825-1888). Letture. 2 Sam 12,7-10.13; Sal 31; Gal 2,16.19-21; Lc 7,36-8,3. Ambrosiano. Gen 4,1-16; Sal 49; Eb 11,1-6; Mt 5,21-24.