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Una pagina che evangelizza e che coltiva le relazioni

Guido Mocellin domenica 13 giugno 2021
Il 6 giugno scorso suor Daniela Sanguigni ha conseguito la licenza all'Università Pontificia Salesiana (Facoltà di Scienze dell'educazione) con la tesi "La Parola di Dio in Rete. Valutazione empirico-critica della pagina Facebook Parole di Vita - Una Parola al giorno". Lo ha annunciato sul proprio profilo e sulla pagina oggetto della tesi, di cui è amministratrice per conto della sua famiglia religiosa, l'Istituto Figlie dell'Oratorio. Questa pagina Facebook ( bit.ly/35bu1oy ), nata il 16 febbraio 2020, presto allargatasi a Instagram e WhatsApp e recentemente emigrata anche su TikTok e Twitter, pubblica ogni giorno un versetto scelto dalle letture (prevalentemente Salmi e Vangeli) del calendario liturgico, abbinato a immagini belle e cercate con cura; gli utenti sono invitati a postare dei commenti. I follower complessivi sono oltre 2mila, 160 dei quali hanno risposto, nei mesi scorsi, a un dettagliato questionario. Sono le loro risposte, classificate ed elaborate accuratamente, a rappresentare uno dei pezzi forti, ma non l'unico, della tesi. Infatti, avendo potuto darle uno sguardo, ho appreso quanta riflessione, quanta competenza digitale, quanta sensibilità ecclesiale si celino dietro a un'iniziativa apparentemente così semplice. E ho colto quanto sia avvertita dall'amministratrice e dal suo istituto la preoccupazione che essa sia strumento di evangelizzazione. Che, come una vera "missione digitale", sia capace di trarre frutto dalle potenzialità della Rete; che consenta di stabilire delle relazioni e non sia solo uno strumento di comunicazione da uno a molti o, peggio, un acchiappaclick; che grazie a tali relazioni la Chiesa risulti credibile. A questa preoccupazione la ricerca svolta da suor Sanguigni ha portato conforto: la pagina è percepita dai suoi follower come un servizio alla Parola di Dio, che evangelizza ed educa alla fede; ma anche come un luogo di accoglienza, ascolto, comprensione, accettazione. Ovvero: anche in Rete, quando si fanno le cose per bene, i risultati si vedono.