Una nuova agenzia ecclesiale moderna e classica insieme
Alla guida dell'impresa, come direttore editoriale, c'è appunto Deborah Castellano Lubov, affermata giornalista vaticanista (lavorava per l'agenzia "Zenit", che a fine 2020 ha sospeso le pubblicazioni); Andrea Acali, anch'egli vaticanista d'esperienza (trent'anni a "Il Tempo"), è il coordinatore dell'edizione italiana e Larissa López, pure ex "Zenit", di quella spagnola. Sempre nel "Chi siamo" l'agenzia indica tra i suoi valori «un senso di rispetto e dialogo», mentre se si va ai post d'esordio su Facebook e Instagram si trovano ripetuti i verbi «ascoltare, comprendere e discernere». Ecco allora spiegata la scelta, per il nome di questa agenzia, di una parola così densa di significato nella Scrittura e nella vita ecclesiale come «exaudi», ascolta. Passata dalla carta alla Rete, l'informazione vaticana è certo più vivace di un tempo, ma in alcuni casi essa appare polemica, divisiva, gridata. È positivo se online c'è una nuova testata che fa dell'ascolto lo stile che la caratterizza e che propone ai suoi utenti.