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Pino Puglisi. Una fede che trasforma le periferie e costruisce un mondo davvero libero

Matteo Liut sabato 21 ottobre 2023
La fede cambia il destino delle persone, lascia solchi profondi nelle comunità e trasforma la società. Perché la fede è libertà del cuore, è responsabilità personale, è coraggio di andare controcorrente. Per questa fede, fermento delle periferie dell’umanità, il beato Giuseppe Puglisi diede la vita. Nato a Palermo, nel quartiere Brancaccio, il 15 settembre 1937, era figlio di un calzolaio, Carmelo, e di una sarta, Giuseppa Fana. Nel 1953 entrò in Seminario a Palermo e il 2 luglio 1960 fu ordinato sacerdote. I primi incarichi furono come vicario parrocchiale e vicerettore del Seminario minore. A questi impegni padre Pino affiancò l’insegnamento della religione a scuola. Fin da subito si prese a cuore la situazione degli abitanti nei quartieri periferici del capoluogo siciliano. Tra il 1970 e il 1978 fu parroco a Godrano, paesino segnato da una faida tra famiglie che egli s’impegnò a sanare. Da sempre attento alla cura delle vocazioni, il 29 settembre 1990 tornò a Brancaccio, come parroco di San Gaetano. Il suo amore per le nuove generazioni si concretizzò anche nel Centro «Padre Nostro», inaugurato il 29 gennaio 1993, divenendo un punto di riferimento per i giovani, ai quali veniva così offerta una prospettiva diversa da quella della manovalanza per la malavita. Questo, però, gli procurò minacce di morte da parte dei mafiosi. Così il 15 settembre 1993, giorno del suo 56° compleanno, venne ucciso da Salvatore Grigoli sull’uscio di casa. È stato beatificato a Palermo il 25 maggio 2013 e la sua memoria liturgica cade oggi, giorno del suo Battesimo. Altri santi. Sant’Ilarione di Gaza, abate (291-372); sant’Orsola e compagne, martiri (IV sec.). Letture. Romano. Ef 4,1-6; Sal 23; Lc 12,54-59. Ambrosiano. Ap 1,10;3,7-13; Sal 23 (24); Lc 8,1-3. Bizantino. Fil 3,8b-19; Lc 10,1-15. t.me/santoavvenire