La solennità di Tutti i Santi ci provoca e ci interroga profondamente sulla nostra identità di cristiani: crediamo veramente che nella nostra vita dobbiamo fare di tutto per costruire il Regno di Dio in mezzo ai nostri fratelli? Siamo veramente convinti che in ogni nostro piccolo gesto assaporiamo già la vita eterna? A queste domande non si può rispondere con parole di compromesso, perché ne va della nostra credibilità, della nostra capacità di lasciare un segno. La chiamata alla santità è universale ed è contenuta nel Battesimo: nel giorno in cui veniamo “immersi” nella vita di Dio ci è mostrato anche il nostro fine, ciò per cui siamo stati amati e creati. La festa odierna offre un punto di vista nuovo sull'eternità e parla di un destino comune fatto di luce, permettendo così di guardare con occhi di speranza all'esperienza della morte.Letture. Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12. Ambrosiano. Ap 7,2-4.9-14; Sal 88; Rm 8,28-39; Mt 5,1-12a / Mc 16,9-16.