Un'umorista racconta con fede come Dio benedice certe madri
Cresciuta nell'evangelica Chiesa dei Fratelli e convertita al cattolicesimo nel 1949, la sua appartenenza cristiana non risalta nelle numerose biografie che ho potuto consultare online. Ma la sua fede traspare indubitabilmente da questo testo, che cito nella traduzione integrale pubblicata il 9 gennaio 2021 dal sito della parrocchia calabrese di Santa Maria della Pietra ( bit.ly/3aDRO6O ).
Dunque Dio, istruendo gli angeli, raccomanda loro di scegliere una donna felice: «Potrei mai dare un figlio handicappato a una donna che non conosce l'allegria? Sarebbe una cosa crudele». Che non abbia troppa pazienza: «Altrimenti affogherà in un mare di autocommiserazione e pena». Che sia dotata del giusto egoismo: «Se non sarà capace di separarsi ogni tanto dal figlio, non sopravviverà mai».
Infine Dio spiega perché quella donna sarà da invidiare: «Quando il bambino dirà "mamma" per la prima volta, lei sarà testimone di un miracolo e ne sarà consapevole. Le consentirò di vedere chiaramente le cose che vedo io – ignoranza, crudeltà, pregiudizio –, e le concederò di levarsi al di sopra di esse. Non sarà mai sola. Io sarò al suo fianco ogni minuto di ogni giorno della sua vita, poiché starà facendo il mio lavoro infallibilmente, come se fosse al mio fianco».