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Brunone Giovanni Zembol. Un testimone del Vangelo contro la violenza nazista

Matteo Liut venerdì 21 agosto 2015
In un periodo in cui rischiamo di trasformarci in persecutori degli innocenti, la figura del beato Brunone Giovanni Zembol ci aiuta a sentirci vicini ai perseguitati di tutti i tempi. Questo frate minore polacco, infatti, affrontò con la forza del Vangelo la segregazione e la violenza nazista, divenendo un punto di riferimento per i suoi compagni di prigionia a Dachau. Nato nella diocesi di Cracovia nel 1905, divenne religioso nel 1922, arrivando ai voti solenni nel 1932. Cuoco e organista in diversi conventi, il 19 novembre 1939 venne catturato dai nazisti e rinchiuso a Lublin, poi a Sachsenhausen e infine a Dachau. Qui venne soprannominato dai prigionieri "angelo di pazienza e bontà" e si spese sempre per gli altri. Morì per gli stenti, segnato nella salute dalla prigionia, nel 1942. È beato dal 1999.Altri santi. Sant'Euprepio di Verona, vescovo (III sec.); san Pio X, Papa dal 1903 al 1914.Letture. Rt 1,1.3-6.14-16.22; Sal 145; Mt 22,34-40.Ambrosiano. Esd 7,1a.6b-26; Sal 121; Lc 13,6-9.