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Un telefono con le ruote, pericoloso controsenso

Alberto Caprotti mercoledì 1 maggio 2019
Dopo mezz'ora a bordo dell'ultima vettura che ci è capitato di provare, abbiamo rinunciato. Per comprendere in pieno le diavolerie tecnogiche della quale era dotata, occorreva possedere una laurea in ingegneria e frequentare un corso mensile che spiegasse il manuale d'uso. Sulle automobili di oggi, comandano l'elettronica e l'infoteinment: guidare è solo un'attività accessoria. Resta da capire se questa rincorsa alla tecnologia sia una richiesta del pubblico, o piuttosto siano i costruttori a spingerla per trovare acquirenti come leva di marketing.
Il cellulare poi: ormai la connessione totale è inevitabile in ogni vettura che si rispetti. Anzichè scoraggiarne l'utilizzo, magari promuovendo sistemi che li disabilitino appena si accende il motore, l'auto è diventata un pericolosissimo telefonino con le ruote. Almeno in questo, sarebbe ora di una decisa inversione di marcia.