Un superpresepe senza barriere
L'impresa non è da poco: Trivigliano, come tanti centri di questo lembo di Ciociaria, presenta infatti un dedalo di saliscendi fino alla sommità di quasi 800 metri di altezza. Ma il percorso che i visitatori seguiranno (l'anno scorso più di 5.000 persone provenienti da tutto il Lazio) è stato studiato in maniera tale da favorire l'accessibilità ai disabili invitati e appartenenti alla sezione diocesana di Anagni-Alatri dell'Unitalsi e ad altre associazioni del territorio. Ci saranno anche i non vedenti dell'Unione italiana ciechi e decine di anziani di alcuni circoli per la terza età della zona. Dopo il presepe, la comunità di Trivigliano offrirà a questi ospiti un pranzo ed una festa tra musica e balli. Scopo dell'iniziativa è dimostrare che le barriere della disabilità possono essere superate anche grazie a momenti di autentica fraternità.