La vita del beato Giuseppe Puglisi (per tutti Pino) è una perfetta icona moderna dell'antica parabola evangelica del seme: dalla sua morte è cresciuto un germoglio che oggi continua a donare speranza a molti. Un dono radicato nei 33 anni di ministero sacerdotale e culminato nei tre anni da parroco a Brancaccio, dove aveva cominciato a offrire orizzonti nuovi ai tanti ragazzi che fino ad allora avevano il destino segnato nella manovalanza della malavita. La sua era diventata la voce degli onesti, capace di rompere l'omertà. Per questo fu ucciso con un colpo alla nuca sull'uscio di casa il 15 settembre 1993. Era nato quello stesso giorno di 56 anni prima, nel 1937, ed era diventato prete nel 1960. Dopo aver ricoperto diversi incarichi, approdò a Brancaccio nel 1990, restituendo al quartiere la vita che proprio lì gli era stata donata.
Altri santi. Sant'Ilarione di Gaza, abate (291-372); sant'Orsola e compagne, martiri (IV sec.).
Letture. Rm 4,13.16-18; Sal 104; Lc 12,8-12.
Ambrosiano. Dt 18,9-14; Sal 96; Rm 1,28-32; Lc 5,1-11 / Gv 21,1-14.