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Un prete risponde alle email incrociando il nostro sguardo

Guido Mocellin mercoledì 20 gennaio 2021
Un prete risponde alle email incrociando il nostro sguardo
Alle 19 di venerdì scorso, dalla pagina Facebook del quotidiano online "Targatocn.it" ( bit.ly/2LMpRNR ), è stata diffusa la prima puntata di "La m@il del don". Si tratta di una rubrica tenuta dal multi-parroco di Verzuolo e Costigliole (diocesi di Saluzzo, provincia di Cuneo), il quarantenne don Marco Gallo; me la segnala come interessante, taggandomi in un commento sul profilo di don Gallo, il confratello piemontese Luca Peyron. "Targatocn.it" è una testata di informazione locale generalista (fa parte di un gruppo che da Cuneo va diffondendosi in tutto il Piemonte e nelle regioni limitrofe); si deve alla direttrice, Barbara Pasqua, l'idea di affidare uno spazio di dialogo a un prete. Poiché il giornale è online, tale spazio è digitale: i lettori e le lettrici sono invitati a interpellare don Gallo ma a farlo con una email, il che significa in forma privata. La risposta, come è ovvio, è invece pubblica, e arriva con un video settimanale di poco meno di 5 minuti. Interessanti i numeri della prima puntata: più di 13mila visualizzazioni e centinaia tra reazioni e condivisioni, contando anche quelle sul profilo del sacerdote. La realizzazione del video, firmata da Raffaele Massano, è semplice (a cominciare dalla scena, che si svolge nello studio del parroco), ma molto accurata; la chitarra di un musicista pure cuneese, Giorgio Signorile, accompagna con discrezione le immagini e il parlato. Ma più di tutto mi ha colpito un aspetto: quando legge la email scelta, don Gallo sta seduto davanti al suo notebook, ma quando risponde si alza in piedi, e continua a rivolgersi, con lo sguardo e con le parole, alla persona a cui sta rispondendo (in questo caso, un'adolescente inquieta per la impopolarità della preghiera tra i suoi coetanei) anche quando viene inquadrato da una diversa angolatura. Come dire: pur se non siamo a tu per tu ma in pubblico, su un social network, sto parlando proprio con te, perché la tua domanda mi sta a cuore.