Un incontro imprevisto in libreria e tanti altri possibili in Rete
Ma mi interessa sottolineare che questa storia, a mio parere, ha a che fare con la Rete non solo per il fatto che la veniamo a conoscere grazie alla Rete. Il web, e soprattutto i social network, consentono da tempo ai teologi e alle altre categorie di scrittori di cose di fede, nonché ai vescovi e alle altre categorie di ministri ordinati, di avere contatti con i loro lettori e con il loro popolo anche quando non frequentano fisicamente gli stessi ambienti. Mi viene però da pensare che il segreto di questi contatti, il loro miglior potenziale stia proprio nella capacità di queste figure ecclesiali di “materializzarsi” dove e quando non ce le aspettiamo. Senza eccessi, naturalmente: altrimenti ci chiederemmo come mai non impiegano meglio il loro tempo. Senza travestimenti: se sono un parroco lo sono sempre, anche quando commento un post sulla pagina Facebook di “Avvenire”. Con la semplicità di chi volentieri viene a trascorrere qualche minuto in Rete con te, senza aspettare una tua visita.