Un'Europa da far rinascere dal basso
In questo modo intelligente il lettore giovane che non ha più il tempo di mettersi in poltrona e sfogliare un volume con calma e piacere come succedeva a noi di un altro secolo, può prendere visione in pochi minuti di ciò che più lo interessa, lasciando poi alla sua intelligenza o curiosità se proseguire nello studio, nell'impegno o semplicemente nel migliorare il proprio modo di vivere. Ad esempio nelle pagine di Paul Young (richiedono solo nove minuti) si ricordano gli artisti e i personaggi che hanno fatto la storia europea e che hanno dato ricchezza alla nostra vita, anche se l'Unione di oggi è vista più come necessità economica o contenitore geografico e culturale.
Voltiamo alcuni fogli e leggiamo Manuel Serra che dice che il progetto dei padri fondatori non può e non deve andare in frantumi. Lo stesso argomento viene ripreso dalle parole di Carmen di Stromae quando scrive che «l'unione politica sembra essere ancora un tabù e che gli Stati Uniti d'Europa sembrano spariti dal dizionario politico europeo e che è necessario favorire l'integrazione dal basso, ovvero la creazione di un popolo europeo». Argomento ripreso anche da un appunto di un autore che scrive: «desidererei vedere un'Europa in cui la generazione di mia figlia sia accomunata da un bagaglio culturale fatto di tolleranza, libertà, democrazia e solidarietà».
Nell'ultimo scritto ci sono alcune righe che ogni giovane dovrebbe leggere e fare proprie: «…abbiamo smesso di domandare cambiamento. Abbiamo iniziato a offrirlo al fianco di chi, giovane o meno, con la propria storia quotidianamente si mette in gioco perché si realizzi quello che cinici e disillusi ritengono sia irrealizzabile… che l'impegno e l'entusiasmo portano a realizzare cose che non avresti mai detto… che nel piangersi addosso non c'è scacco né vittoria. Che invece di lamentarsi e puntare il dito, alcuni trasformano la rabbia in azione… che altri offrono quello che di più prezioso hanno. Il loro tempo».