Un campetto oltre le sbarre
La passione per il gioco è stata alimentata dal progetto "Un pallone di speranza", gestito dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, in particolare dal settore giovanile e scolastico curato da Gianni Di Bella. Tutte nuove anche la sala colloqui per i familiari con annessa area bambini e la sala attrezzata per i colloqui prolungati, come previsto dalla nuova normativa, per rendere quanto più possibile sereno il periodo di detenzione dei ragazzi reclusi, favorendo il rapporto con le rispettive famiglie e il loro pieno recupero umano e sociale. «Per i bambini – racconta l'educatore Raffaele Cutrone – sono a disposizione tavoli e sedie a loro misura per disegnare, scivoli e giocattoli; per tutti i parenti un luogo che sa di famiglia, con una cucina, la sala da pranzo, il televisore, un divanetto, pareti con le opere realizzate nei nostri laboratori dagli stessi giovani".