La prima impressione, e non solo la prima, è quella di un programma sconclusionato. Parliamo de L’acchiappatalenti, il nuovo talent show condotto da Milly Carlucci il venerdì in prima serata su Rai 1. Con tutte le attenuanti del caso, che doverosamente vanno concesse a un debutto e a un meccanismo inizialmente farraginoso (che dovrebbe migliorare, si spera, con le prossime puntate), dobbiamo affermare che per ora non ci siamo proprio. E poi, detto francamente, cosa c’è di realmente nuovo, nonostante la firma di nove autori, quando ti ritrovi davanti un mix di talent e di show già visti a partire da Tú sí que vales di Canale 5 al quale assomiglia sicuramente più che agli altri soprattutto nel mettere insieme artisti affermati (vedi i Malevo) con perfetti sconosciuti protagonisti di esibizioni alquanto discutibili (vedi Sethward il bruco e Mario il pulcino). E pensare che la Rai annunciava con enfasi l’arrivo di «cinque puntate ricche di spettacolo, emozioni e sorprese per un grande show dove proprio il talento è protagonista assoluto». In realtà è la confusione a farla da padrona, anche perché i cinque acchiappatalenti (Wanda Nara, Teo Mammuccari, Mara Maionchi, Francesco Paolantoni e Sabrina Salerno) ci mettono del loro per garantire la forse voluta caciara. In quanto a Paolantoni prima o poi su di lui dovrà essere organizzata una caccia al tesoro per cercare in quali programmi non è presente. Infine, il politicamente corretto cavalcato sempre più spesso dalla tv impone che l’acchiappatalenti Wanda Nara rinunci a sostenere un gruppo internazionale come i Malevo, tra l’altro argentini come lei, per duettare in finale con Antonio Vaglica, un ragazzo che non si sente tale, che si veste e si trucca da donna contando alternando il timbro maschile a quello femminile. Ma se non bastasse, Vaglica è anche il vincitore di Italia’s got talent di due anni fa su Sky.
© riproduzione riservata