Ucraina, titoli dal duplice effetto: stress e assuefazione (e Ungaretti)
“Corriere”. «Ucraina, prove di guerra». «Corsa ad amare Kiev». «Uno spiraglio per Kiev». «Biden: si tratta, ma l'invasione è ancora possibile». «La Nato non crede alla ritirata russa e manda truppe nei Paesi dell'Est». «Kiev, punto di rottura». «Si incendia il Donbass». «Con gli ucraini sotto le bombe nel Donbass». «Ucraina sull'orlo della guerra».
“Repubblica”. «Tutti in fuga dall'Ucraina». «Biden e la Ue, altolà a Putin». «Ucraina, spiragli e timori». «Ucraina, la frenata di Putin». «Il gelo della Nato: “Il ritiro non c'è”». «Prove di guerra in Ucraina. Biden: Putin vuole invadere». «Truppe e manovre. Putin alza la tensione». «Ucraina, il giorno della paura». «Un vertice tra Biden e Putin».
“Stampa”. «Ucraina, la pace appesa a un filo». «Ucraina, ultime prove di dialogo». «Sfida globale per evitare la guerra». «Putin allenta la morsa: non pensavo alla guerra». «La Russia ritira il suo esercito. Kiev: è un bluff». «Ucraina sull'orlo della guerra». «Putin non si ritira. Biden: l'attacco è imminente». «Si spara, primi morti in Ucraina». «”Putin ha ordinato l'invasione».
Su 27 titoli, la parola “guerra” compare 6 volte, “invadere/invasione” 3, “ritiro” 4. L'andamento è ciclico, con la tensione che cresce, si allenta e torna a crescere. I titoli si ripetono: due volte ciascuno «Sull'orlo della guerra» e «Prove di guerra». A salire sono due elementi in apparente contraddizione: stress emotivo e assuefazione. Se alla fine la guerra scoppierà davvero, la accoglieremo quasi con sollievo, perché paura ed emozione le avremo già consumate in anticipo. Idem se non scoppierà. Già sentita, questa «pace appesa a un filo», nei versi ungarettiani: «Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie», doppio settenario carsico. E ora ucraino.