Lo straordinario è intorno a noi, basta coglierlo nei tanti testimoni che vivono tra di noi. È di questi maestri dell'ordinario che oggi abbiamo sempre più bisogno per continuare a ricordarci dove sta l'essenziale. Cosa che santa Ubaldesca Taccini, con il suo esempio, fece a Pisa per 55 lunghi anni da religiosa, indicando alla città la perenne necessità di prendersi cura degli ultimi. Era nata nel 1136 a Calcinaia da un'umile famiglia e a 15 anni andò a Pisa per unirsi all'ordine gerosolomitano di San Giovanni, fondato nel 1099 a Gerusalemme e animato dalla regola di sant'Agostino. Vivendo tra la Chiesa di San Sepolcro con il monastero e l'ospizio del suo ordine, spese tutte le sue energie a favore dei bisognosi, in una vita di preghiera e penitenza. Lasciò tra la gente un segno di santità: la tradizione le attribuisce molti miracoli sia in vita che dopo la morte, avvenuta nel 1206.
Altri santi. San Germano di Parigi, vescovo (VI sec.); san Paolo Hanh, martire (1826-1859).
Letture. At 16,22-34; Sal 137; Gv 16,5-11.
Ambrosiano. At 19,21-20,1b; Sal 148; Gv 14,1-6.