Bisogna provarci, non c'è alternativa. Bisogna provarci a cambiare la tv, anche a rischio di sbattere negli ascolti degli altri, come sta facendo da ieri sera Tv2000 con la serie Canonico in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, alle 19.35 mentre le ammiraglie Rai e Mediaset si dividono quasi tutto il pubblico del preserale con L'eredità su Rai 1 e Caduta libera su Canale 5. Il primo riconoscimento è dunque per l'atto di coraggio dell'emittente diretta da Vincenzo Morgante, impegnata in una sfida al limite dell'impossibile, anche per il genere e i temi scelti da contrapporre ai game show che fanno da traino ai rispettivi telegiornali: una serie sulla storia di un prete e dell'accoglienza («La chiesa deve rimanere sempre aperta»). Venti episodi di una ventina di minuti ciascuno: pillole di Vangelo tradotto nella vita di tutti i giorni all'insegna del sorriso e dell'ironia. Canonico (prodotta da MapToTheStars e Morgana Studio per Tv2000, scritta da Peppe Toia, Mario Bellina, Adriano Bennicelli, Sara Lorenzini ed Eros Tumbarello) racconta infatti di don Michele (bene interpretato da Michele La Ginestra), un parroco dal volto umano, moderno, reduce da una missione in Colombia, che si inserisce con delicatezza e partecipazione nella piccola comunità nostrana che gli è stata affidata diventandone non solo guida spirituale, ma anche portavoce dei problemi quotidiani. Tante le storie (una per episodio concluso in sé) raccontate con molta semplicità all'interno di una canonica dove anche un Consiglio pastorale parrocchiale può fare spettacolo se pensato per la tv. Una serie in cui, a parte qualche inevitabile ingenuità, si riscontra molto realismo, nessuna enfasi (alla Messa non più di sei o sette persone), tanta saggezza («Un prete è come un medico, deve esserci sempre»).