La prima impressione è che sia una scelta azzardata: partire da una campionessa di kickboxing (pugni e calci) per parlare di donne e dell'8 marzo. Poi ti lasci prendere dalla storia di Gloria Peritore e capisci che dietro le arti marziali c'è prima di tutto il rispetto per l'avversario e che i colpi non sono indirizzati tanto a chi ti sta di fronte quanto a tutto ciò che ti impedisce di rinascere. E Gloria è rinata. Dallo sport ha imparato il coraggio, compreso quello di liberarsi da un fidanzato violento e da situazioni che lei definisce difficili, trovandosi a vivere una doppia vita, nascondendo alla famiglia l'altra personalità e arrivando anche a forme di autolesionismo. «A quel punto – racconta – mi sono rivolta a mio padre a cui avevo nascosto tutto e lui non mi ha fatto sentire in colpa, anzi: mi ha aiutato, mi ha insegnato a essere giusta, a perdonare, proprio lui a cui la criminalità siciliana ha ucciso il padre, mio nonno. Bisogna sempre pensare che le persone che ci stanno vicino vogliono solo il nostro bene». Adesso, come dice il suo allenatore, «Gloria è un treno, ma non un regionale, un Frecciarossa». Una storia tosta, dunque, con la quale Tv2000, nella settimana della Festa della donna, ha inaugurato il 3 marzo la docuserie Donne che sfidano il mondo, scritta da Riccardo Brun, Paolo Rossetti e Francesco Siciliano e prodotta da Panama film. Venti puntate di mezz'ora dal martedì al venerdì alle 19,30 in ognuna delle quali si racconta una di loro. Un ritratto che si compone attraverso la testimonianza della protagonista, le sue fotografie, i ricordi e i commenti di amici e parenti, materiali di repertorio e live della sua vita attuale. Un racconto senza fronzoli, essenziale, con interviste in ambienti di vita quotidiana (quella a Gloria Peritore addirittura in cucina), perché quello che conta è la storia di queste donne comuni e speciali: ne incontreremo di tanti tipi (dalla scrittrice alla chef, dalla poliziotta alla restauratrice di auto d'epoca), tutte accomunate dalla volontà di sfidare il mondo a diventare migliore di quello che è. Non a caso Gloria dopo la sua rinascita è diventata prima testimonial e poi attivista di progetti contro la violenza sulle donne.