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Turisti in regola e sicuri per la vendemmia 2023

Vittorio Spinelli martedì 5 settembre 2023
Che sia precoce oppure tardiva, tutta la vendemmia 2023 si presenta con luci e ombre. Pur con le differenze sul territorio, la quantità e la qualità delle uve sembrano compromesse dagli eventi climatici estremi (fino alla grandine “formato tennis”) che hanno colpito in diverse Regioni, e che quest’anno hanno innescato anche la peronospera da tempo assente dai filari. Il prossimo 12 settembre gli enti specializzati del settore dirameranno stime ufficiali sulla vendemmia dell’anno. Come consuetudine, molti viticoltori si avvalgono dell’aiuto occasionale di studenti e di pensionati nelle varie fasi della raccolta e della lavorazione delle uve. Una mano in più, forte dell’amicizia e della tradizione, ma che l’Inps guarda col sospetto che l’aiuto, anche di parenti e amici, eluda una prestazione di lavoro dipendente. È ancora vivo nella memoria il controllo dall’alto, in alcune zone, degli ispettori della previdenza a bordo di un elicottero. Oggi i droni darebbero migliori risultati. Tanto più che i controlli competono ora all’Ispettorato Nazionale del Lavoro. L’ente ha di recente siglato un accordo con l’associazione “Città del Vino” per la regolarità e la sicurezza dei turisti che colgono l’occasione di una allegra esperienza tra le vigne e nelle cantine locali. La “vendemmia turistica” è offerta infatti da strutture diverse, non solo enologiche, accompagnate da un’attività alberghiera e di promozione del territorio, attraverso un’offerta di tipo integrato. La raccolta gratuita rappresenta una nicchia di rilevo fra i 5 milioni di “enoturisti” che annualmente apprezzano le strade del vino. Non è detto che il nuovo accordo dia un nuovo impulso al settore. Regolarità e sicurezza devono fare i conti con la burocrazia. Infatti i viticoltori devono segnalare allo “Sportello per le attività produttive” (Suap) i mappali dedicati alla vendemmia turistica svolta non più di 2 volte la settimana, l’area della raccolta deve essere delimitata da appositi cartelli, escludendo in ogni caso la promiscuità con la vendemmia ordinaria. Inoltre deve essere presente un supervisore, nella qualità di tutor per gruppi massimi di 8 enoturisti. Entrambi devono essere identificati con appositi cartellini o braccialetti con l’indicazione “vendemmiatore turista”. Inevitabile poi una polizza assicurativa per la responsabilità civile. © riproduzione riservata