Il matrimonio del secolo? No. Dell'anno? Nemmeno. Un matrimonio? Neppure. Trattasi di unione civile, ma la ricerca di emozione, poesia e lucciconi agli occhi induce a definire spose Paola Turci e Francesca Pascale. Poi bisogna chiedersi: quanto vale una notizia? Quanto spazio consegnarle su un quotidiano (non un rotocalco)? Inviamo l'inviato, convinti che il rapporto costi-benefici penda a favore dell'azienda editoriale? E quanti lettori in più fa guadagnare il "matrimonio" Turci-Pascale in prima pagina? Dei quotidiani del 3/7, "Corriere" e "Repubblica" inviano una donna, Micol Sarfatti e Viola Giannoli; la "Stampa" preferisce lo sguardo maschile con Giuseppe Salvaggiulo. Il brano saliente della cronaca di Sarfatti: «Un signore di 75 anni, con gli occhi lucidi, dice: "È bello vedere come le cose cambino"». Quello di Viola Giannoli è la pubblicità, del tutto involontaria, al «Castello di Velona, resort extralusso affacciato sulla Val d'Orcia e nato in un maniero trecentesco completamente restaurato con terrazze panoramiche, piscine e suite fino a 6 mila euro per notte». Le cronache mondane del jet set vi inducono allo sbadiglio? Fa per voi il titolo greve di "Libero" (3/7), che in prima pagina individua il bersaglio: «Metamorfosi Pascale. Cafona quando stava con Silvio. Mito da lesbica», tanto per restare sul leggero. Non ha tutti i torti però Hoara Borselli, che cavalca impavida la polemica: «C'è una donna che oggi viene lodata, osannata, che raccoglie consensi e approvazione da tutta la stampa progressista e dal popolo web festante. È la stessa che qualche anno fa veniva dileggiata senza pietà. Prima non piaceva, oggi sì». Tra osanna e pernacchie, magari c'era una terza via virtuosa: quella ad esempio di questo giornale, che non ha trovato spazio né in prima né altrove, perché aveva ben altro da mettere in pagina.