Troppa cultura libresca o mediatica? Fate passeggiate in città, come Flaubert
È vero che le esperienze individuali dirette sono inevitabilmente limitate. Ma è altrettanto vero che non abbiamo altro criterio per misurare la credibilità di ciò che sentiamo dire. Le nostre percezioni e osservazioni risentono dei nostri pregiudizi e saperi acquisiti. Ma possono anche rovesciarli o correggerli. In verità, nelle sue conclusioni Nicla Vassallo attacca piuttosto frontalmente e con buone ragioni la nube tossica di informazioni, conoscenze e sproloqui che circolano grazie ai nuovi media, da wikipedia ai socialnetwork. Di recente un allarme contro la «twitterizzazione» è stato lanciato anche da "Newsweek". Viviamo, dice Vassallo, «in una vera e propria foresta digitale», governata da regole che sfuggono al nostro controllo. Perciò agli scolari e studenti di oggi consiglierei un po' più di conoscenza diretta: per esempio fare passeggiate a piedi in città osservando con cura quello che vedono. Era il metodo dei narratori di una volta, da Flaubert a Hemingway.