È disponibile da ieri un nuovo sostegno contro la crisi, finalizzato ad agevolare gli spostamenti dei cittadini con basso reddito, che siano studenti, lavoratori oppure pensionati, e a favorire l’utilizzo dei trasporti pubblici per una mobilità sostenibile. Il nuovo bonus, fino a 60 euro mensili, è rivolto, in particolare, ai possessori di un reddito che non superi complessivamente i 20 mila euro calcolati sull’anno 2022.
Il bonus si ottiene con una domanda da inserire esclusivamente su una piattaforma telematica appositamente predisposta dal Ministero del lavoro (bonustrasporti.lavoro.gov.it) e accessibile esclusivamente con la propria identità Spid o Cie.
Il bonus deve essere utilizzato soltanto come contributo per l’acquisto di un abbona-mento (mensile, plurimensile, annuale) per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico (bus, taxi, tram, filovie ecc. oppure treni locali, regionali, interregionali e nazionali), valido per se stesso o per un figlio minorenne e a carico di cui si è genitore o il curatore.
Per il bonus al figlio minorenne si prescinde dal reddito del richiedente. In caso di più minori, occorre rinnovare la domanda sulla piattaforma telematica per ogni singolo beneficiario. Invece i figli maggiorenni, anche se sono fiscalmente a carico, devono provvedere autonomamente alla richieste del buono.
L’acquisto dell’abbonamento, che deve essere nominativo, può avvenire fisicamente in un secondo momento, mostrando alla biglietteria un codice ricevuto sulla piattaforma telematica.
Essendo nominativo, il bonus non è cedibile a terzi ma neanche a un familiare. In ogni caso, il richiedente deve specificare presso quale azienda o gestore di pubblico trasporto acquisterà l’abbonamento e non potrà modificare la sua indicazione.
Sono esclusi, in modo particolare per i treni nazionali o a lunga percorrenza, i servizi a bordo di maggior livello, come prima classe, business, club executive, salotto, premium, working area e simili.
Quanto al requisito del reddito, non serve l’Isee e l’importo del reddito viene attestato con autodichiarazione. Ogni beneficiario può chiedere un bonus al mese, entro il 31 dicembre 2023 e fino a esaurimento di un fondo nazionale di 100 milioni di euro. Non costituendo reddito tassabile, il bonus ottenuto non incide nel calcolo dell’Isee richiesto per altre diverse agevolazioni sociali.
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