Nei primi 7 mesi del 2024 in Europa sono state immatricolate il 22,9% di auto in meno rispetto allo stesso periodo pre-crisi del 2019. Capire cosa attende il mercato in prospettiva è difficile, ma la rielezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione ha spiazzato chi pensava che la vittoria delle destre avrebbe cambiato le politiche di Bruxelles. L’Europa dunque non sembra aver intenzione di allungare i tempi per il passaggio all’elettrico fissati al 2035 malgrado l’auto a batteria resti quasi ovunque un fenomeno di nicchia. La conseguenza è che molti marchi hanno deciso di produrre meno vetture termiche per far crescere la propria percentuale di elettriche ed evitare le multe, vendendole per giunta ad un prezzo sempre più alto per massimizzare i margini. La transizione ecologica insomma continua a pagarla il consumatore. E l’Europa osserva dall’alto, incapace di reagire e di trovare soluzioni alternative.